Se le reti di monitoraggio e gli osservatori ci forniscono un flusso costante di dati su cosa sta accadendo nel nostro pianeta, i Laboratori sono le infrastrutture dove la comunità scientifica indaga il perché. Essi rappresentano il cuore della ricerca sperimentale e analitica, luoghi in cui campioni geologici vengono studiati nel dettaglio e i processi naturali vengono riprodotti in condizioni controllate per comprenderne i meccanismi fondamentali.

Queste strutture generano dati di base di altissimo valore (DPL 0-1), che sono essenziali per interpretare le osservazioni acquisite sul campo, per calibrare i modelli numerici e per validare le ipotesi scientifiche.

La rete ILGE: un sistema integrato di eccellenze

Il progetto PNRR MEET ha promosso l’integrazione e il potenziamento di decine di laboratori italiani di eccellenza all’interno della rete ILGE (Integrated Laboratories for Geosciences and Environment). Questa rete federata riunisce competenze e strumentazioni avanzate in un’ampia gamma di discipline delle Scienze della Terra, tra cui:

  • Geochimica e Petrologia: per l’analisi della composizione chimica e isotopica di rocce, fluidi e gas.

  • Fisica delle Rocce e dei Magmi: per misurare le proprietà fisiche dei geomateriali in condizioni di alta pressione e temperatura.

  • Paleomagnetismo: per lo studio del campo magnetico terrestre passato, registrato nelle rocce.

  • Modellazione Analogica e Tettonica Sperimentale: per simulare su scala ridotta i processi deformativi della crosta terrestre.

  • Sedimentologia e Paleoclimatologia: per l’analisi di carote di sedimento al fine di ricostruire la storia geologica e climatica del nostro pianeta.

  • Sismologia: per studi di effetti di sito e indagini geofisiche nel territorio italiano.

Un’infrastruttura aperta alla Comunità Scientifica

Uno degli obiettivi principali della rete ILGE è quello di essere un’infrastruttura aperta, accessibile all’intera comunità scientifica nazionale e internazionale. Attraverso bandi competitivi di TNA (Trans-National Access) e NOA (National Open Access), i ricercatori possono proporre i propri progetti e avere l’opportunità di utilizzare strumentazioni all’avanguardia e di collaborare con il personale altamente specializzato dei laboratori.

Questa apertura favorisce la collaborazione, promuove l’innovazione e garantisce l’utilizzo ottimale di risorse tecnologiche di alto livello, massimizzando il ritorno scientifico degli investimenti.

I dati sperimentali e analitici prodotti dai laboratori, accessibili tramite IPSES, sono il fondamento su cui si basano innumerevoli prodotti scientifici di livello superiore (DPL 2-3), dalle pubblicazioni scientifiche ai modelli di pericolosità, contribuendo in modo decisivo all’avanzamento della conoscenza.