Le Reti Nazionali rappresentano le infrastrutture fondamentali per il monitoraggio continuo e sistematico del territorio italiano. Distribuite in modo capillare da nord a sud, queste reti sono composte da centinaia di stazioni di misura tecnologicamente avanzate, che acquisiscono ininterrottamente dati essenziali per le Scienze della Terra.

Grazie agli interventi di potenziamento del progetto PNRR MEET, queste infrastrutture sono state ammodernate e integrate, garantendo un flusso di dati osservativi (DPL 0-1) di alta qualità, precisione e affidabilità. Tali dati costituiscono la base imprescindibile su cui la comunità scientifica costruisce analisi, modelli e prodotti scientifici di livello superiore (DPL 2-3), contribuendo alla sorveglianza, alla ricerca e alla mitigazione dei rischi naturali.

La piattaforma IPSES fornisce l’accesso federato ai dati generati dalle seguenti tipologie di reti nazionali.

Rete Sismica

La Rete Sismica, integrata da varie reti regionali e temporanee, costituisce il sistema primario per la registrazione dei terremoti su tutto il territorio nazionale. Le stazioni sismiche, equipaggiate con sismometri, rilevano anche le più piccole vibrazioni del suolo, generando le forme d’onda (dati di base, DPL 0) che permettono di localizzare gli eventi sismici, determinarne la magnitudo e studiarne i meccanismi di sorgente. Questi dati sono fondamentali per la sorveglianza sismica in tempo reale, per studi di tettonica attiva, e per la ricerca sulla struttura profonda della Terra.

Rete Accelerometrica

Complementare alla rete sismica, la Rete Accelerometrica è specificamente progettata per misurare le forti accelerazioni del suolo generate dai terremoti di magnitudo più elevata, senza saturare gli strumenti. I dati accelerometrici sono cruciali per l’ingegneria sismica, per la valutazione dello scuotimento atteso (Shake Maps) e per la definizione delle normative antisismiche, fornendo informazioni dirette sull’impatto dei terremoti sulle strutture e sulle infrastrutture.

Rete Idrogeochimica

Questa rete monitora le variazioni chimico-fisiche dei fluidi presenti nel sottosuolo, come le acque sotterranee e i gas. Parametri come temperatura, conducibilità elettrica e composizione chimica possono essere sensibili alle deformazioni della crosta terrestre e ai processi legati all’attività tettonica e vulcanica. La Rete Idrogeochimica fornisce una linea di base continua di dati osservativi che, integrati con quelli geofisici, offrono una prospettiva unica sui processi che avvengono in profondità.

Rete Geodetica (GNSS)

La Rete Geodetica, basata sulla tecnologia GNSS (Global Navigation Satellite System), misura con precisione millimetrica gli spostamenti della superficie terrestre. Le stazioni GNSS, distribuite su tutto il territorio, registrano dati che permettono di quantificare i campi di deformazione della crosta, il movimento delle placche tettoniche e l’accumulo di stress lungo le faglie attive. Questi dati sono essenziali per la modellazione dei processi sismogenetici e per lo studio della geodinamica su scala regionale e globale.